PARITÀ DI GENERE: CONTRIBUTI ALLE PMI PER LA CERTIFICAZIONE
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- INTRO
La UNI/PdR 125:2022 è la nuova certificazione per la parità di genere.
È strettamente legata alle linee guida della norma ISO 30415:2021, che ha un focus specifico sulla gestione della diversità e dell’inclusione, ma si concentra principalmente sulla parità di genere.
La prassi ha l’obiettivo di incentivare le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere in tutte le aree che presentano maggiori criticità, come le opportunità di carriera, la parità salariale a parità di mansioni, le politiche di gestione delle differenze di genere e la tutela della maternità. Per dare evidenza del miglioramento sono utilizzati e monitorati diversi indicatori (KPI) in 6 aree di valutazione.
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- L’APPLICAZIONE DEI CRITERI DELLA NORMA NELLE AZIENDE
Per le organizzazioni di dimensioni minori sono previste semplificazioni, mentre per quelle di medie e grandi dimensioni sono applicati tutti gli indicatori.
La norma è progettata per dare le linee guida utili all’ottenimento di certificazione di terza parte e identifica 6 aree chiave che caratterizzano un’organizzazione inclusiva.
Queste aree includono:
- Cultura e strategia,
- Governance,
- Processi HR,
- Opportunità di crescita e inclusione,
- Equità retributiva,
- Tutela genitorialità e conciliazione vita-lavoro.
Ciascuna area ha un peso percentuale specifico che contribuisce alla valutazione complessiva dell’organizzazione.
A livello tecnico, ogni indicatore ha un punteggio associato e il raggiungimento o meno di ciascun indicatore è ponderato in base al peso dell’area di appartenenza. Gli indicatori per la certificazione possono essere di natura qualitativa o quantitativa e variano in base alle dimensioni aziendali.
Per ottenere la certificazione, l’organizzazione deve raggiungere uno score di sintesi complessivo dIi almeno 60%.
- VANTAGGI DELLA CERTIFICAZIONE DELLA PARITÀ DI GENERE
Esistono diversi vantaggi per le aziende impegnate sulla parità di genere.
Le aziende certificate UNI/PdR 125 possono usufruire di un esonero dal versamento dei contributi previdenziali e ottenere un punteggio premiale per la valutazione di proposte progettuali finalizzate alla richiesta di aiuti di Stato.
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Inoltre, nei bandi di gara per appalti pubblici sono previste clausole per la parità di genere e l’assunzione di giovani e donne e sono premiate le aziende che adottano specifiche misure per promuovere la parità di genere, come l’utilizzo di strumenti di conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro.
Le imprese certificate per la Parità di Genere possono inoltre beneficiare di una riduzione della garanzia fideiussoria nei contratti di servizi e forniture.
Non ultimo, il vantaggio è anche strategico, perché può essere parte di un percorso evolutivo da rendicontare nel bilancio di sostenibilità nell’ambito sociale della triple bottom line e garantisce una competitività anche internazionale dell’azienda certificata.
- CONTRIBUTI ALLE PMI PER LA CERTIFICAZIONE
Dal 9 novembre 2023, a sostegno della certificazione, è possibile per le micro, piccole e medie imprese richiedere contributi specifici (nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza- PNRR).
L’iniziativa, gestita dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con Unioncamere, offre supporto finanziario alle imprese per servizi di assistenza e tutoraggio mirati a ridurre il divario di genere.
L’obiettivo è anche salire di 5 posizioni nella classifica di uguaglianza di genere dell’Unione Europea entro il 2026.
La prima tranche di 4 milioni di € è stata resa disponibile come anticipo della quota totale prevista, di 10 milioni di €.
A questo link è consultabile l’avviso pubblico del bando con le indicazioni per presentare la domanda di partecipazione: https://certificazioneparitadigenere.unioncamere.gov.it/