Riuso dell’hardware: come risparmiare denaro e ridurre gli sprechi scegliendo il giusto stack tecnologico
Hardware rigenerato: vantaggi per aziende e ambiente
Nell’Unione Europea si producono ogni anno più di 2,5 miliardi di tonnellate di rifiuti (fonte: Commissione Europea). I RAEE in particolare sono la categoria che cresce più velocemente nell’Unione e di cui si ricicla meno del 40% (fonte: Eurostat).
Oltre a questo dato ambientale, la questione hardware rappresenta una sfida sempre più pressante per le aziende. Con la rapida evoluzione tecnologica, il rischio di obsolescenza prematura dei dispositivi è sempre in agguato, ma sostituire continuamente gli apparecchi comporta un costo elevato, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche finanziario.
Se è vero che i dispositivi elettronici ed elettrici che di norma vengono buttati contengono materiali potenzialmente nocivi che inquinano l’ambiente e aumentano i rischi per le persone addette al loro riciclo e che addirittura l’UE ha adottato una normativa volta a impedire l’uso di determinate sostanze chimiche, come il piombo, è altrettanto innegabile che un continuo turnover di materiale informatico abbia un impatto economico notevole per le organizzazioni. Eppure le necessità di storage, performance, gestione dei dati e dei backup, così come le buone pratiche di disaster recovery sono oggi più che mai non un vezzo, quanto una necessità primaria, per tutte le aziende: dalle più grandi alle PMI. E per poter accedere a questi servizi serve non solo un supporto software, ma anche l’hardware.
Soluzioni a portata di tutti
Fortunatamente esistono soluzioni che consentono di ottimizzare l’utilizzo dell’hardware, ridurre gli sprechi e risparmiare denaro, per tutti.
Una delle caratteristiche di queste soluzioni è l’adozione di una piattaforma software che non imponga una Hardware Compatibility List, ovvero che permetta di installare senza problemi le ultime versioni su hardware anche datato, al fine di poter erogare un sistema supportabile e moderno senza dover per forza cambiare i server ad un ritmo insostenibile.
Un altro aspetto è quello di adottare infrastrutture Software Defined, ovvero che siano in grado di erogare funzionalità specifiche, come rete o storage, tramite software particolari che non richiedono dispositivi hardware specializzati, che spesso smettono di essere aggiornabili e diventano insicuri nel tempo, bensì sfruttando quello che viene definito “Commodity Hardware”, ovvero server o computer generici.
Grazie a questa soluzione, l’azienda può utilizzare il proprio hardware esistente, anche se non è all’ultima versione, oppure acquistare un hardware ricondizionato, a un prezzo molto conveniente riducendo necessità di budget e sprechi ambientali in un solo momento. Il risparmio di denaro è supportato anche dalla possibilità di fruire di queste soluzioni come un servizio, come nel caso dei servizi di cloud privato basati su hardware rigenerato.
Una scelta sostenibile: attenzione economica, ambientale e sociale
Il doppio beneficio del riuso (finanziario ed ambientale) si unisce ad un indiretto vantaggio sociale. Molti minerali rari che sono necessari per le moderne tecnologie provengono da paesi che non rispettano i diritti umani. Per questo sono state create norme che impongono agli importatori europei di terre rare di effettuare dei controlli sulla catena di fornitura. Il controllo e la tracciabilità ad oggi sono però ancora difficoltosi e riutilizzare evita dunque un eventuale ulteriore sfruttamento, che sarebbe eticamente reso peggiore dall’acquisto di un bene che non è necessario.
E a non rendere necessario l’acquisto di un hardware nuovo è proprio la possibilità di combinare un servizio come il cloud privato on premises con un’infrastruttura che diventa 0 waste. Qdatacenter è la soluzione di Nord Est Systems a questo tema sfidante.
Il cloud privato, on- premises, che ti permette di risparmiare
Grazie alla sua capacità di riutilizzare l’hardware esistente, questa soluzione può aiutare le aziende a ridurre gli sprechi e risparmiare denaro, senza compromettere la qualità e la sicurezza dei propri dati e delle proprie applicazioni.
In un’epoca in cui l’innovazione tecnologica avanza a una velocità vertiginosa, il riuso dell’hardware diventa sempre più importante. Le aziende non possono sempre permettersi di sostituire continuamente i propri dispositivi con quelli più recenti, ma devono trovare modi per ottimizzare l’utilizzo dell’hardware esistente.
In conclusione, grazie a soluzioni come Qdatacenter, l’implementazione di un cloud privato a partire da materiale rigenerato è una soluzione conveniente, sicura e flessibile per la gestione dell’IT aziendale: ridurre gli sprechi e la quantità di rifiuti prodotti, fare una scelta sostenibile senza rinunciare alla sicurezza diventa non solo possibile, ma anche vantaggioso e già in linea con le direttive europee a supporto del Green Deal, legge che obbliga il continente ad essere a impatto 0 entro il 2050 e di conseguenza le aziende a supportare il raggiungimento di questo grande obiettivo.